"Non vorrei crepare
Prima di aver conosciuto
I cani neri del Messico
Che dormono senza sognare...
...Non vorrei crepare
Senza sapere se la luna
Dietro la faccia di vecchia
moneta
Abbia una parte puntuta
Se il sole sia freddo
Se le quattro stagioni
Siano poi veramente quattro...
...Il buono e il cattivo
Non mi tormenterebbero
Se sapessi
Che ci sara` una prima
volta
E trovero` pure
Tutto cio` che conosco
Tutto cio` che apprezzo
E sono sicuro che mi
piace...
...Non vorrei crepare
Prima di aver consumato
La sua bocca con la mia
bocca
Il suo corpo con le mie
mani
Il resto con i miei occhi.
Non dico altro bisogna
Restare umili...
...Non vorrei crepare
Prima che abbiano inventato
Le rose eterne
La giornata di due ore
Il mare in montagan
La montagna al mare
La fine del dolore
I giornali a colori
La felicita` dei ragazzi
E tante cose ancora
Che dormono nei crani
Degli ingegneri geniali
Dei giardinieri allegri
Di socievoli socialisti
Di urbani urbanisti
E di pensatori pensierosi...
...Non vorrei crepare
Nossignore nossignora
Prima d`aver assaporato
il piacere che tormenta
Il gusto piu` intenso
Non vorrei crepare
Prima di aver gustato
Il sapore della morte..."
Boris Vian , Je voudrais pas crever
Boris Vian, ingegnere, poeta e
jazzista, visse nel pieno della belle epoque francese.
in questa poesia incarna, in
tutti i suoi aspetti piu` semplici e modesti, l`amore totale per la vita,
grazie alla sua capacita` di spupirsi e di sognare. Anche quando sognare
era diventato difficile.
Boris Vian, colui che aveva scritto
un vero e proprio inno alla vita, mori` a soli 39 anni di tubercolosi.